Contro l’avvocato del diavolo l’ammonimento di Ilario di Poitiers
L’immagine e le parole di Jim Cavieziel, il noto attore di The Passion of Christ, messa in scena Mel Gibson, ci richiamano alla lotta interiore. Il riferimento alla forza del Salvatore è politicamente scorretto ma penso che chiunque possa avvertire che nel cambiamento d’epoca che stiamo vivendo non è solo il virus a molestarci, c’è molto altro che ci insidia. E bisogna avere riferimenti e fondamenti molto forti per resistervi. E chi non vorrà avere riferimenti storia, appartenenza così scomodi e, apparentemente, così deboli, dovrà cercare qualcosa di spirituale altrettanto solido davanti ai propri limiti. Ci saranno valori, linee etiche, entusiasmi a breve, medio e lungo termine ma c’è il rischio, alla lunga, di camminare in tondo. Un concetto giuridico rilevante va ricordato in campo contrattuale ed è causa di annullabilità del contratto: il dolo, l’inganno cioè il comportamento fatto di raggiri che nega la verità ed è molto pericoloso perché nelle relazioni prospetta vantaggi a breve termine. Ed è estremamente difficile dar torto a a situazioni apparenti quando ti danno ragione per molti aspetti.
Ci ammonisce Ilario di Poitiers:
“Noi non abbiamo più un imperatore anticristiano che ci perseguita, ma dobbiamo lottare contro un persecutore ancora più insidioso, un nemico che lusinga; non ci flagella la schiena ma ci accarezza il ventre; non ci confisca i beni (dandoci così la vita)… ma ci arricchisce per darci la morte; non ci spinge verso la libertà mettendoci in carcere, ma verso la schiavitù invitandoci e onorandoci nel palazzo; non ci colpisce il corpo, ma prende possesso del cuore; non ci taglia la testa con la spada, ma ci uccide l’anima con il denaro” (Ilario di Poitiers, Contro l’imperatore Costanzo, 5)
L’esperienza di Ilario è fondata su un preciso riferimento nelle Sacre Scritture: Proverbi 23, 1-14. Il rischio, al di là della fede confessionale, è fondato: si rischia di essere schiavi. Si rischia di non difendere più persone ma di contribuire a fare vittime, a cominciare da sé stessi. Bisogna avere lucidità sufficiente per distinguere quello che veramente di buono vogliamo trasmettere
giorni: 13 gennaio S.Ilario, Dottore della Chiesa
Un videoclip tratto dal film L’avvocato del diavolo, con Keanu Reeves protagonista, ci illumina su cosa ci può minacciare, in assenza di adeguati freni e guide secondo una saggezza superiore. Si comprende come si comanda l’avvocato del diavolo: con il vizio più accessibile e simpatico perché si serve del lato estetico e lo sgancia dal servizio…
Recita l’originale sottotitolo del film: «il male ha le sue vie vincenti», specie a breve termine. Teniamo presente che il bene sa distinguere e, lottando, può anche rovesciare una forza mal diretta in una direzione migliore.
Stato del post: bozza iniziale