Articoli, Possibilità

15 Una ragione in più per il giurista: vedere il profilo della vittima nascosta

La verità non è giudizio, ma adesione ad un’evidenza concreta”( Nicolas Gomez Dàvila)

Una domanda sfuggente ma resistente è il tarlo di molti professionisti del diritto: perché affaticarsi così tanto in una professione spesso poco riconosciuta, in molti casi poco efficace… “Che ci faccio qui?” direbbe Bruce Chatwin. Nel 2009 ho pubblicato un articolo per cercare di dare una risposta. Documenta  uno strano incontro con l’antropologia e la filosofia avvenuto a partire dalla lettura di uno strano articolo sul Sole 24 ore nel 1998. Una originale antropologia trova per la professione un supplemento di conoscenza,  un fondamento imprevedibile,  proprio là generalmente dove si pensa ci sia una incompatibilità insanabile con la professione dell’avvocato. Proprio là dove la modernità presenta un rifiuto panico di gettare uno sguardo che ricerchi un resistente significato. L’incontro tra la professione e il significato si svolge alla luce delle parole sorprendenti del più originale antropologo del Novecento: l’accademico di Francia Renè Girard, da poco entrato nella Biblioteca dei classici del diritto di Giuffrè. In questo percorso, in questa terra di mezzo, in una  sorprendente dinamica rivelatrice e concreta, con strani richiami religiosi, non si è affiancati da rappresentanti istituzionali  né da coloro che la visitano a piacimento, in cerca di un fortino astratto, emozionale e rassicurante per i giorni di festa.  L’avvio nasce da quello che  apparentemente è  il più originale e agitato pensatore anticristiano: Friedrich  Nietzsche. “Come un giocatore di poker, dopo un rilancio del piatto che era durato da quasi duemila anni, egli decide di andare a vedere” (così G. Fornari in Il caso Nietzsche).

Qui sotto anche voi potete  vedere… leggendo  l’articolo pubblicato su Iustitia nel 2009:

Una ragione in più per il giurista: vedere la vittima

Qui in forma estesa: Vedere

qui  l’estratto:

abstract 2018

Temi: problema del fondamento (che ci faccio qui), Chatwin, Girard, Nietzsche

nel video qui sotto Girard spiega la teoria in uno dei suoi ultimi interventi pubblici. Per capire meglio si può sottotitolare e mettere la traduzione in italiano