Possibilità

3 Nella crisi un possibile contributo:

dal  grande giurista Giuseppe Capograssi,

riflesso nel  grande cinema

 

La crisi essendo in noi dobbiamo e possiamo vincerla in noi

(agg.  21 marzo 2024, 135 anni dopo la nascita di Capograssi)

 

Giuseppe Capograssi (21 marzo 1889-1956). Il grande giurista, avvocato, filosofo del diritto, professore universitario, membro della Corte Costituzionale è uno degli ispiratori di questo sito e dell’agenda che è stata realizzata per il 2017. La sua profondità di pensiero è capace di riconoscere dentro l’esperienza giuridica  una presenza di verità e amore che  dona significato a ogni giurista. Pur riconoscendo il travaglio si avverte anche un piacere possibile e, pur nella fatica, la forza di una concretezza che compie la vita. Per questo la riflessione di Capograssi merita di essere approfondita. Leggendo ad esempio la raccolta La vita etica o il piccolo volume Educazione e Autorità. Di particolare interesse letterario è anche il carteggio con la futura moglie, Giulia Ravaglia,  raccolto nel volume pubblicato postumo Pensieri a Giulia e presente anche su Facebook da me curato .

La Fondazione Nazionale Giuseppe Capograssi si occupa di custodirne e trasmetterne la memoria. ha promosso anche una raccolta dei suoi saggi più significativi sotto il titolo La vita etica, ediz. Bompiani. Qui una significativa citazione per tempi di crisi. Con una idea che ne contiene altre, irresistibili. Per questo come commento iniziale può bastare il grassetto su certe parole

 

l’idea: dalla crisi generale  al principio di un contributo individuale

Citazione:  La crisi è la vita umana in stato di pericolo. Ed è una crisi che non è qui sì e là no, ma è in ogni luogo e in ogni momento, in ogni individuo della nostra storia; in ognuno di noi come individuo, in ognuno di noi come popolo. Ed è questa l’unica ragione di conforto che abbiamo. E’ conforto perché la crisi essendo in noi dobbiamo e perciò possiamo vincerla in noi. Se ci rendiamo conto di che si tratta, se teniamo ben fermo il tutto della cosa. C’è una tendenza in noi di distruzione della vita, ma c’è pure una tendenza di verità che, se vince in noi e nella libertà di ognuno di noi, tende a tradursi in realtà nella società, nel diritto; se ci persuadiamo che il nostro dovere è di aiutare, facendola prima di tutto regnare dentro di noi, questa verità che vuole diventare realtà; se riacquistiamo quel capitale di semplicità che abbiamo perduto, con perdita che costituisce la nostra vera indigenza, se arriviamo veramente a credere, secondo la parola antica, di cui il cristianesimo ha rivelato la portata infinita, che noi siamo nati per la giustizia allora è certo la crisi sarà vinta. E se la vinciamo veramente in noi con i fatti, trasformando la nostra vita individuale, di ognuno di noi, la crisi sarà vinta nella storia. La storia non è che il preciso riflesso di noi stessi: i terribili imperialismi che incrociano sopra le nostre teste non sono che il riflesso del mortale imperialismo che è in ognuno di noi, nelle nostre spietate ed avide superbie. Se vinciamo in noi questi imperialismi, se riusciamo veramente ad amare fino al sacrifizio la lealtà, l’onestà, la verità, la giustizia, il bene cioè Dio saranno vinti anche i grandi imperialismi della storia (G. Capograssi, Incertezze sull’individuo, in La vita etica pp. 607-608)


Capograssi sottolinea “in noi”, da soli è difficile, anche per questo fu il primo presidente dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani.

Tra di loro Calamandrei che non era sedicente cristiano nè cattolico ma di fatto lo era, potremmo definirlo un cristiano anonimo.

Qui un video che incarna la possibilità di resistenza e cambiamento: ” il regno delle possibilità”, tra la musica di John Lennon ed una grande interpretazione, non solo di Kevin Spacey

Applicazioni: dopo aver visto il video possiamo chiederci: quali 3 persone noi possiamo aiutare?

Per un giurista: in quali vertenze possiamo dare un contributo fondamentale? In che modo? 

Giorni: momenti e periodi di crisi

86. La comunicazione migliore passa il favore: dal grande cinema al marketing

La vita non c’è, bisogna farsela e qui consiste tutto il suo pregio, qui consiste tutta la sua nobiltà e la sua alta volontarietà, qui consiste la sua altezza.. Ma deve deve essere guadagnata come bontà, questa è la parola cristiana (G. Capograssi a Giulia Ravaglia 14 gennaio 1924, n.1917)