(agg. 14.2.2023)La liberazione del passato è uno dei macigni che gravano sulle persone. Come trasformare una sconfitta in una lezione? Come mitigare un rimpianto o un rimorso? Una nuova consapevolezza può dare qualche motivo di consolazione? Si usano in genere soluzioni autonome come in wikihow ma non è ben chiaro da dove venga la forza. E non si sa se quando si usa la mera psicologia questa via sia la malattia di cui pretende di essere la cura. Mi pare lo abbia detto Karl Kraus. Alcune idee vengono dalla grande arte e filosofia
Nei giorni in cui si proietta Il re leone mi viene in mente un altro film che vede protagonista il grande felino. Guardando questo videoclip arrivano altri spunti più facilmente accessibili. É tratto dalle Le cronache di Narnia del grande scrittore C.S. Lewis. Ne è nata una trilogia di film. Qui sotto un bel video clip
Nella storia fantastica il leone sembrava essere arrivato tardi dopo che gli amici di Lucy erano stati in parte uccisi. Quindi il leone non ha potuto salvare le persone… in quella che sembra la scena di una semplice favola ci sono due risposte profonde, liberanti da un passato pesante. Per chi non vuol vedere il bel video ecco alcuni tratti del dialogo
Lucy la protagonista chiede al leone:”perché non ti sei rivelato? Perché non sei venuto, ruggendo, a salvarci?” Il leone risponde: “le cose non capitano mai due volte allo stesso modo” Lucy lo incalza “se io fossi venuta quelli che sono morti avrei potuto salvarli”. Lui risponde pacato ma non distante:”non sapremo mai cosa sarebbe successo ma quello che succederà è un’altra storia “.Cioé se con il senno di poi tornassimo indietro in certe situazioni non é certo che si avrebbero risultati migliori. Non resta che accettare il passato. Si conferma una via che aveva proposto Leonardo da Vinci e dalla grande Hannah Arendt e Carnelutti, dallo statista Nelson Mandela.
Si tratta di un riconoscimento che normalmente possiamo vedere solo una parte del reale, è l’invito ad una sorta di umiltà che permette anche un perdono implicito o indiretto. Il leone è infatti una figura che rappresenta un altro personaggio. Qui il link: nell’ultimo minuto del video si comprende chi.
A lui si è affidato anche il grande Francesco Carnelutti . Anche davanti al dolore quando gli era venuto meno sua madre e quella dei suoi figlioli. Qualcuno gli aveva dato risposta: Sursum corda cioè più in alto i cuori (in il Sole si leva al tramonto p.84-5). Un alto significato può dare un senso e quindi una migliore sopportabilità al dolore trasformando il passato senza dimenticarlo.
E chissà se una immaginazione che usa la fantasia con il grande scrittore C.S. Lewis, (autore tra l’altro di Cronaca di un dolore) non sia una risposta tutt’altro che trascurabile. Nel racconto fantastico la verità diventa più facilmente accettabile . La fantasia è importante. E questo è stato oggetto anche delle migliori riflessioni filosofiche Sia il filosofo Kant sia un altro originale pensatore contemporaneo, Giuseppe Fornari, riconoscono che tra sensibilità e l’intelletto umano si situa l’immaginazione con una facoltà di sintesi difficilmente riconducibile solo all’uomo. C’è qualcosa di divino e trascendente nella sintesi tra le sensazioni ricevute ed elaborazione intellettuale . Di solito il divino viene raggiunto in un modo diverso: non tanto la conoscenza ma la fede religiosa di chi si fa piccolo davanti al grande Mistero cui si affida. Tuttavia può aiutare anche questa conoscenza: il Divino potrebbe essere presente anche nella sintesi, cioè in quei momenti quotidiani e professionali, anche molto difficili, in cui si tirano le fila del discorso. Oppure il Divino potrebbe trovarsi anche nelle grandi idee che sintetizzano varie vicende vissute e incrociate con altre idee.
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