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L’arma vincente: nel caso Von Bulow e in un’antica medaglia

Bevi tu i tuoi veleni (scritta sulla famosa medaglia)

(agg. 21.3. 2022) Guardare certi film può non solo rilassare ma anche dare indicazioni storiche, professionali e una consapevolezza della difficoltà di capire e vedere dove è il male e il pericolo.   Il mistero Von Bulow con Jeremy Irons (premio Oscar a Irons)  è un  affascinante film che illustra, fra l’altro, la figura e il metodo di lavoro dell’avvocato Alain Dershowitz. Il famoso legale è stato  capace di scrivere il best seller Reversal of Fortune (trad.mia:” L’inversione della sorte) proprio sul caso da lui affrontato.  Dershowitz (nella foto sopra insieme con il vero Claus) assume la difesa di Claus Von Bulow accusato di aver avvelenato la moglie con una iniezione di insulina e già condannato a 30 anni in primo grado. Dershowitz conosce l’antipatia dell’assistito ma riconosce che ognuno ha diritto ad un difensore:

Inoltre sospetta la forza dell’invidia e la possibilità che Von Bulow sia un capro espiatorio: dopo il primo minuto del trailer: “a scapegoat”, un tema in questo blog ampiamente trattato.

Smonta le presunte prove,  le rovescia mettendo in evidenza che già la moglie era gravemente dipendente dai farmaci.

L’avvocato scriverà poi altro libro Rights from wrongs in cui teorizza il suo metodo: Il diritto, la sua difesa,  nasce dagli errori.  Umbra monstrat lucem.

La vicenda, riportata nel film e nel libro, il libro teorico di Dershowitz ricordano sostanzialmente  la retorsio argumenti. Si ritorce contro l’avversario l’argomento che egli usa. In questa vicenda  il veleno é l’argomento; il difensore  afferma contro la pubblica accusa: dite che Von Bulow ha usato del veleno contro la moglie. In realtá il veleno lo usava la moglie. quel principio ricordato anche da Perelmann nel Trattato dell’argomentazione e  si trova in molti film come qui ricordo.

C’è una traccia della retorsio anche nella  medaglia di S. Benedetto(qui la completa simbologia), nel retro ( la seconda sotto),  guardandola sulla destra in alto, con l’invito all’avversario:

I.V.B. = Ipse Venena Bibas (bevi tu stesso i tuoi veleni)

”Bevi tu i tuoi veleni”

C’é un parallelo con la strategia di Dershowitz. Anche lui ha sostenuto e fatto credere che il veleno che poteva avere utilizzato Von Bulow contro la moglie in realtá era la stessa moglie ad utilizzarlo  contro se stessa. E se la verità  processuale di Dershowitz che ha scagionato in appello Von Bulow (sicuramente colpevole per altri aspetti nei confronti della moglie) ha fondamento c’è l’ipotesi che  i veleni letali siano stati preparati solo  dalla stessa milionaria come potrebbe far pensare il seguente video clip. La Pubblica accusa ha dovuto”bere” la tesi del veleno che voleva addossare a Von Bulow. C’è la differenza che nel caso della medaglia il criterio del veleno é una valutazione ex ante, preventiva, nel caso in cui ci si avvale dell’argomento della retorsio argumenti si tratta di una considerazione ex post, successiva.

Poi non possiamo  colpevolizzare con certezza nessuno:   vale quel detto di Seneca per cui certe vette apparenti sono in realtà precipizi. Poi  nessuno è completamente innocente….

Anche per questo, se il veleno coinvolge tutti, pur in misure diverse, può essere prudente  guardare a quella medaglia prima citata in cui, nel lato più esterno , intorno alla figura del santo, è incisa un’altra scritta: “Eius in obitu n[ost]ro presentia muniamur”, che significa letteralmente “Che siamo difesi/rafforzati nella nostra morte dalla sua presenza”. E,  anche prima, dallo spirito di chi sapeva riconoscere il veleno. Si possono infatti scorgere alla destra del santo una coppa da cui fuoriesce un serpente mentre a sinistra un corvo e un pezzo di pane. Entrambe queste raffigurazioni rievocano le vicende della vita di Benedetto, riportate da Gregorio Magno nei Dialoghi: il santo riuscì miracolosamente a salvarsi da due tentativi di avvelenamento. Nell’altra faccia della medaglia  c’è quindi quella valutazione ex post   che appartiene al all’argomentazione della retorsio argumenti. Si chiede aiuto al santo perché aveva subito questa esperienza del veleno superandola anche miracolosamente. Il suo spirito paraclito e il suo ingegno, come quello di ogni persona accorta, ci aiuti a evitare o ridurre il pericolo dell’avvelenamento materiale o spirituale.

Applicazioni:  il discorso forse potrebbe essere applicabile alla resistenza contro l’obbligatorietà dei cosiddetti vaccini contro il covid di una parte della popolazione che è  stata perplessa sull’efficacia scientifica dei cosiddetti vaccini per ogni persona (dimenticando in particolare la speciale situazione dei guariti già immunizzati come e più dei vaccinati contro la malattia). Quella stessa parte di popolazione  è stata accusata, ingiustamente, di essere un pericolo per gli altri. Nessun  dibattito scientifico è stato permesso. Poi la verità si è fatta strada.

tempo: 11 luglio e 21 marzo (quest’ultima data nella quale si onora s.Benedetto nel calendario antico)

stato: bozza iniziale

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