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21 L’importanza di avere cuore

 

secondo Elon Musk, Teresa d’Avila, Chiara Lubich e Capograssi

“Penso che importi se qualcuno ha un buon cuore” (Elon Musk )

 

 

(aggiornamento 15 ottobre 2022)

Elon Musk, Il più geniale imprenditore contemporaneo, fondatore di Paypal, Tesla e  Space X,  sempre alla ricerca dell’innovazione, incontra, non senza qualche colpa personale,  anche momenti di difficoltà e persecuzione. In certi momenti deve essersi  accorto del  bisogno di essere rincuorato da altri. La situazione si può verificare anche a livello imprenditoriale. Così è stato per Musk con Tesla: in un collegamento a Torino Elon Musk ha ringraziato John Elkann che lo aveva aiutato in un momento difficile

Il cuore è stato posto a fondamento delle relazioni interpersonali anche da Chiara Lubich, fondatrice del movimento dei focolarini. Mentre S. Teresa d’Avila si è occupata del percorso dell’anima che cerca di entrare in contatto con il profondo significato della sua vita, il suo Dio(nell’opera Il castello interiore),  Chiara Lubich ha cercato di comprendere un altro castello, quello complesso delle relazioni umane, il castello esteriore. Sembra che vista la dimensione superficiale dei rapporti umani la grande sfida di oggi sia solo  il castello esteriore, cioè avere buone relazioni con le persone nonostante le difficoltà di comunicazione. Ma per farlo bisogna che ognuno sia consapevole delle difficoltà dell’altro, per questo è bene ordinare anche il proprio castello interiore, spesso un cumulo di detriti. Bisogna fare ordine, cercare l’essenziale. Ernst Hemingway aveva scritto del suo patto leale. Per questo il pensiero geniale di Chiara Lubich implica il recupero del pensiero di Teresa d’Avila

 

Questa invocazione sull’essenziale  che può riflettersi sulle cose ma vale anche e soprattutto nelle relazioni personali è stata fatta propria anche dal celebre scrittore americano Raymond Carver.  Ammalato di cancro,  nella sua ultima lezione del 15 maggio 1988 Carver cita e commenta una frase della mistica  Teresa D’Avila:


“- Le parole conducono ai fatti, […] Preparano l’anima, la rendono pronta e la commuovono fino alla tenerezza”-. Così espresso questo pensiero è limpido e bellissimo…”.

Le parole di Carver riflettono una situazione universale: in  certi momenti abbiamo bisogno nel cuore di una buona parola. Parole come cuore,  coscienza   e tenerezza possono farci vedere cosa anima nel profondo le nostre relazioni  e sanarle.

A contatto con la profondità del cuore il grande filosofo del diritto Giuseppe Capograssi  Capè stato  capace di comunicare la sua sapienza esponendo uno dei suoi principi mentre scriveva alla fidanzata Giulia: “la vita non c’è, bisogna farsela, e qui consiste tutto il suo pregio, qui consiste tutta la sua alta nobiltà e la sua alta volontarietà, qui consiste la sua altezza, ma deve essere guadagnata come bontà, questa è la parola cristiana”(Giuseppe Capograssi Pensieri a Giulia 14.1.1924 N.1917).

Qui la pagina di Facebook dedicata allo speciale  carteggio tra il grande giurista e la fidanzata Giulia. Poi Capograssi, aiutando concretamente anche amici e colleghi, sviluppava così l’esperienza del cuore: “Stiamo tutti in questo buio cammino del pensiero, cioè della vita; viandanti nella notte: e ci dobbiamo aiutare reciprocamente: io poco posso aiutare ma insomma quell’aiuto che consiste nel partecipare all’ansia dell’altro posso darlo, e debbo darlo” (Capograssi Pensieri dalle lettere Roma 1958 Studium p.75).

In questa apertura del cuore, consapevole nell’umiltà, della fragilità dell’altro, in questa tenerezza  si realizza la comunicazione, consapevoli che non possediamo una verità precostituita  ma solo alcuni principi  che, nel volere il bene dell’altro e tenendo conto delle circostanze, si possono  sviluppare nell’incontro. Allora, anche la verità, ci viene incontro.
Questa comunicazione è sempre avversata, come succede anche a Elon Musk o, in passato, è successo a Steve Jobs. Ma, volendo e resistendo insieme, anche nella rinuncia di un ego superficiale, il bene può prevalere. In quest’incontro si fanno  spiritualmente presenti forze che possono ri-animare  le persone,  portare loro una via, una verità, una vita prima non riconosciuta.  Anche nel lavoro, è essenziale avere cuore che non senta solo l’angoscia ma si senta amato,  per dare un comunicabile  fondamento,  perché le energie siano spese nella direzione giusta,  non solo dall’avvocato, ma anche dal cliente.

Qui la poesia di un grande scrittore indica la possibile ricerca:

“Ultimo frammento”

E hai ottenuto quello che
volevi da questa vita, nonostante tutto?
Sì.
E cos’è che volevi?
Potermi dire amato, sentirmi
amato sulla terra.

Qui l’insegnamento di uno dei migliori comunicatori indica una delle modalità per trovarla, a prescindere dal fare: https://www.youtube.com/watch?v=9qFsBkWKVsM&t=5s

Giorni: 15 ottobre (S.Teresa d’Avila), 16 ottobre S.Margherita Maria Alacoque (secondo le parole di Capograssi “dichiara, con umanità profonda, di temere tutto dalla sua debolezza e dalla sua malizia, ma di aspettarsi tutto dalla Bontà del Cuore Infinito” nella lettera di Capograssi del 17 ottobre 1920) Per andare oltre la facile agiografia si veda l’approfondimento sottostante

Approfondimenti: per trovare una certa pace si veda anche:   il discorso completo di Carver (qui) e le soluzioni che sono state adottate nella storia, anche inconsapevolmente,  per uscire dall’angoscia:

L’angoscia: affrontarla con il cuore giusto

Applicazioni: si può avere cuore per rendere sostanziali, decisive le relazioni, è facile essere distruttivi e demonizzare l’avversario, aprire cause infinite. Ma allora la nostra azione non mostra il nostro contributo, non è originale. Come ha detto Carlo Acutis*: “Tutti nasciamo come degli originali, ma molti muoiono come fotocopie”. Avere cuore significa anche strutturare con ordine la propria azione, qui qualche idea sul metodo per i giuristi:  qui una ipotesi esplorativa. Poi per avere cuore bisognerà anche rinunciarvi ma sempre per creare un principio d’ordine, secondo il DNA del diritto e perché, nelle relazioni,  il cuore parli al cuore ( J.H. Newman).  L’idea di ordine attraversa la riflessione di Carnelutti, l’idea di comprensione del vero che c’è attraversa invece Capograssi 

Un interessante film sulle relazioni faticosamente riprese nei cuori umani, anche nella ricerca profonda di un linguaggio comune, con due grandi interpreti, Sean Penn e Mel Gibson:

*Carlo Acutis, un giovane morto di leucemia fulminante e dichiarato beato dalla Chiesa Cattolica il 10 ottobre 2020

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