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166.Uno slancio, anche verso il cielo

tra Elon Musk, il giurista Capograssi e Antonio da Padova (13 giugno). Tra vivere l’istante e guardare l’orizzonte

 

 

Il fallimento qui è un’opzione. Se le cose non falliscono mai, vuol dire che non stai innovando abbastanza (E.Musk)

(aggiornamento 12 giugno 2024)

Può essere  utile  meditare su alcune grandi personalità che appartengono anche a diversi periodi storici. Si può  vedere se hanno risorse comuni per aiutarci ad affrontare lo  scenario attuale così inquietante, nebuloso, liquido ma non privo di speranza.

Il grande imprenditore Elon Musk dopo aver cambiato radicalmente i sistemi di pagamento, la visione delle risorse energetiche ed il campo automobilistico (auto elettrica)  ultimamente sta sfidando i cieli e l’esplorazione dello spazio.

Musk è consapevole da un lato della massima importanza e  tensione dei suoi sforzi, d’altro lato  è  anche consapevole dei suoi limiti ma è interessante notare come le due cose nella sua lettura non sono incompatibili.

“Il fallimento qui è un’opzione. Se le cose non falliscono mai, vuol dire che non stai innovando abbastanza”.

In altri tempi il monaco Antonio da Padova ormai alla fine della sua vita si faceva costruire un rifugio sopra gli alberi come per concretizzare il suo slancio spirituale verso l’infinito. In assenza di volo l’Infinito a quei tempi veniva rappresentato dal cielo. Così ricorda l’episodio l’avvocato e filosofo del diritto Giuseppe Capograssi:

“alla fine della sua vita (il Santo Antonio) si fa costruire una piccola capanna sopra i rami di un noce, grande e pieno di uccelli, e ivi sopra vive nella contemplazione e nella preghiera mentre gli uccelli vivono, come lui, nel canto e nella luce…”(lettera a Giulia Travaglia, la sua fidanzata, 31 gennaio 1919)

Il grande santo  ritirandosi nella capanna esprime che l’essenziale è quello che tende a metterti in contatto con il cielo, con l’infinito… (al rifugio allude quanto appoggiato sull’albero nel dipinto di Bosch Le tentazioni di S.Antonio, qui a sinistra).  Da quel rifugio partono per Sant’Antonio da Padova i suoi dardi verso il cielo  (l’espressione é della grande poetessa  Cristina Campo), la sua preghiera.

Qui la lettera per intero:

E anche in Antonio c’è tutta la sua consapevolezza dei limiti umani. Per questo cerca il distacco dal terreno ma soprattutto cerca un meccanismo che lo possa salvare. E lo trova nella tradizione religiosa a cui si affida:

“Il cristiano deve appoggiarsi alla Croce di Cristo come il viandante si appoggia al bastone quando intraprende un lungo viaggio” (S.Antonio). Si tratta di un supporto aereo sul piano del significato: è stato definito con una citazione dai Padri della Chiesa ripresa da Joseph Ratzinger come “argano del Cielo”. Infatti è il luogo del sacrificio. E il giurista conosce le croci: le responsabilità,  portare e risolvere gli incroci tra campi e piani diversi del diritto o tra diritto e tecnica.  Un altro caso di croce sono le scadenze ( per attenuare le stesse si usano le agende anche elettroniche e l’ammirazione  per quanto consentono di fare, il compimento)  

In entrambi i casi per rimediare  ai propri limiti c’è una forma di comunione: per Elon Musk e la comunione con le migliori persone da scegliere come collaboratori (coloro che risolvono i problemi secondo una delle sue regole* ), per Sant’Antonio c’è la comunione dei Santi e con i Piani più alti, trinitari . Francesco Carnelutti sottolineava l’importanza di Dio come Colui che sta in alto e consente di essere anche al di sopra delle situazioni. C’è anche la possibilità di recepirlo, anche nella situazione concreta,   ma è importante anche per Capograssi con Dante che la pace venga “dal sereno”. Quindi la comunione è controbilanciata anche dall’opposto: il distacco verso l’Alto.  

E anche per il giurista Capograssi c’è la comunione in particolare con Carnelutti e Satta di cui commenta gli scritti sui temi della verità, della giustizia e del processo..

Il rapporto fra alcuni aspetti della vita di Elon Musk e le vie della  santità non è una novità. È stato proposto di recente in una  originale lettura. Qui.

Questo non vuol dire indicare Elon Musk come esempio in tutti suoi comportamenti(e questo vale anche per altri noti imprenditori…) ma riconoscere nel suo modo di vedere e costruire il futuro nei rapporti tra persone e oggetti  una grande capacità di riconoscere una forza entusiasmante e quindi il suo genio o dono…

Applicazioni:  nelle due personalità sopra citate ci sono molti spunti. Cito qui solo due momenti esemplari: la contemplazione creativa e la collaborazione complementare. 

C’è un invito alla  contemplazione per riuscire a guardare nel complesso la propria esistenza e i puntini luminosi secondo l’idea di Steve Jobs  anche se è possibile unirli  solo dopo. Prima bisogna, di regola, vivere con umiltà il presente per essere nell’istante, qui e ora, con una realità che come i diritti reali ha un suo seguito (il cellulare, le chiavi, il portafoglio e integrazioni di supporto come gli occhiali) . Solo in speciali momenti si può cercare di guardare all’orizzonte, anche se c’è bisogno di un cambiamento nella direzione.  Bisogna fare molta attenzione a non lasciarsi andare a visioni pessimistiche (con la svalutazione di quello che si è fatto) o banali e riduttive: secondo il credente è possibile adottare lo sguardo del Padre, per tutti c’è quello creativo  e non coincide con  quello della maggioranza (di cui bisogna tener conto solo strumentalmente per essere adeguati e fare un buon servizio).

C’è anche un invito alla collaborazione riconoscendo nel collega la capacità di vedere e risolvere i problemi a cui non posso arrivare da solo

*”Chiunque abbia lottato duramente con un problema lo conoscerà completamente, dentro e fuori. Mentre domandi a qualcuno per l’azienda, dovresti sempre cercare i risolutori di problemi, coloro che hanno affrontato i problemi e hanno trovato una soluzione da soli”(E.Musk)

Cercare i risolutori di problemi

giorni: 13 giugno e quando si ha bisogno di uno slancio

Stato del post: bozza in sviluppo

Video: qui gli americani mostrano come celebrare lo slancio verso il cielo dando ulteriore forza a film già visti: anche quello sulla luna… anche se ormai l’orizzonte sembra Marte

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