Da Elon Musk ai Bonaventura
“Look for problem solvers”(Elon Musk)
Da piccino piccino ricordo, anche in TV, il signor Bonaventura…era simpatico, leggero, comico, ottimista che diventava milionario… gli ha dedicato anche un libro Adelphi… bene per le pause…meno per le cause… ma aveva dei grandi meriti: era un difensore delle persone e un risolutore di problemi Ci si può limitare nel lavoro solo ad un aspetto del problema di cui si è competenti senza vedere gli altri. Non si andrà lontano, mancherà quello sguardo di insieme capace di tenere insieme un orizzonte attraente e durevole: non serve solo la risposta ad un quesito ma un solutore di problemi alla fine capace di suggerire una sequenza specifica. Vale anche nelle law firm tra avvocati, serve una coordinazione dei vari apporti, una figura di raccordo come una di quelle che ha sempre cercato Elon Musk nella sua strategia
In Bonaventura dei cartoni animati tuttavia c’era un limite. Cioè non ti faceva vedere la fatica di risolvere i problemi. Valeva per i bambini. Li rassicurava, si sentivano protetti guardandolo alla TV. Erano tranquillizzati.
Divenuti più adulti ci serve ancora un Musk che ci dice come occorra alle volte avere molta forza “fissare gli abissi e ingoiare vetro”. Un tempo si parlava di fortezza, oggi di resilienza. E non sempre è facile avere questa forza nonostante il miraggio del successo e della ricchezza. Con un orizzonte minimalista non servono sempre tante risorse, ma se fai qualcosa non la puoi fare a metà.
Nella società liquida, nel lavoro affannoso dunque è meglio ripensare ad un altro Bonaventura che ha mostrato un duro ma salutare percorso, un invito a non navigare sul nulla, ad uno sforzo creativo capace di arrivare ad una forza interiore non scalfibile. Il monaco S.Bonaventura riuscì a collocare le varie arti e i mestieri in rapporto al Divino e quindi a dar loro un particolare fondamento. Ne sono illuminate: hanno un senso e ricevono un senso dal Padre della luce. Questo avviene soprattutto nei punti più difficili quando le cose si intersecano tra loro e occorrono appunto quelle figure chiave sopra indicate che affrontano le croci. Si dirà che è un ordine fondato sulla credenza religiosa. Senza dubbio sembra necessaria ma religione vuol dire anche “re”cosa che unisce (“ligio”) e non necessariamente dev’essere una professione o credenza religiosa. E basta riflettere un attimo su come il divino che può essere inteso in vari modi (Padre e amore nella concezione Cristiana, insieme di valori e concezioni laiche tendenzialmente unite nell’attenzione alla persona) per capire come il problema e la soluzione di Bonaventura valga tendenzialmente per tutti. Ognuno poi riterrà la propria soluzione quella più giusta, concreta e profonda. Personalmente penso ci siano differenze non sempre percepite dai credenti che non comprendono come la propria fede possa essere non solo un fondamento a cui ci si affida, una persona che mi ama ma anche un supplemento di conoscenza, una luce più forte che illumina molto, anche quello che non voglio vedere.
giorni: 15 luglio (S.Bonaventura)