Articoli, Possibilità

137. Vivere in tempi molto difficili

La testimonianza di pace di Anna Frank,   Etty Hillesum e di uno psicologo nel lager. Implicano la fiducia e la lotta

La conferma di Capograssi

(aggiornamento 26/7/2023)

Quando sul tempo presente si addensano minacce è importante custodire il miglior atteggiamento. Ce lo insegna il magistero di Anna Frank nella frase sotto riportata. Anna Frank  ha vissuto momenti di angosciosa segregazione durante la seconda guerra mondiale e dopo è stata uccisa in un campo di concentramento. Ha molto da dire al nostro tempo. Il suo straordinario atteggiamento è esemplare e ci può custodire ancora dai pensieri vani. Anna ha scritto ancora:

“Devo sostenere i miei ideali, forse verrà il momento
quando sarò in grado di portarli fuori”

Scrivendo il diario lei è ancora viva e presente tra noi, non nel modo che sperava ma nel suo spirito che ci attraversa, immortale.

Anche Etty Hillesum, anche lei vittima in un campo di concentramento nella seconda guerra mondiale, ha scritto frasi straordinarie nei suoi quaderni, in momenti drammatici:

“ Mio Dio, sono tempi tanto angosciosi.
Stanotte per la prima volta ero sveglia al buio con gli occhi che mi bruciavano, davanti a me passavano immagini su immagini di dolore umano. Ti prometto una cosa, Dio, soltanto una piccola cosa: cercherò di non appesantire l’oggi con i pesi delle mie preoccupazioni per il domani – ma anche questo richiede una certa esperienza. Ogni giorno ha già la sua parte. Cercherò
di aiutarti affinché tu non venga distrutto dentro di me, ma a priori non posso
promettere nulla. Una cosa, però, diventa sempre più evidente per me, e cioè
che tu non puoi aiutare noi, ma che siamo noi a dover aiutare te, e in questo modo aiutiamo noi stessi. L’unica cosa che possiamo salvare di questi tempi, e anche l’unica che veramente conti, è un piccolo pezzo di te in noi stessi, mio Dio.
E forse possiamo anche contribuire a disseppellirti dai cuori devastati di altri
uomini.
Sì, mio Dio, sembra che tu non possa far molto per modificare le circostanze attuali ma anch’esse fanno parte di questa vita. Io non chiamo in causa la tua responsabilità, più tardi sarai tu a dichiarare responsabili noi. E quasi a ogni battito del mio cuore, cresce la mia certezza: tu non puoi aiutarci, ma tocca a noi aiutare te, difendere fino all’ultimo la tua casa in noi. Esistono persone che all’ultimo momento si preoccupano di mettere in salvo aspirapolveri, forchette e cucchiai d’argento, invece di salvare te, mio Dio. E
altre persone, che sono ormai ridotte a semplici ricettacoli di innumerevoli
paure e amarezze, vogliono a tutti i costi salvare il proprio corpo. Dicono: me non mi prenderanno. Dimenticano che non si può essere nelle grinfie di nessuno se si è nelle tue braccia” (Etty Hillesum Diario 1941-1943, Adelphi, Milano 1996, p. 64, testo disponibile anche on line)

Anche il giurista Giuseppe Capograssi insisteva sull’ideale che ogni persona ha conosciuto  e sulla forza trascendente, divina che lo può accompagnare:  “Allora due cose sono necessarie agli uomini, che sono poveri esseri fragili e stanchi, due cose divine, due cose, che sono come il delizioso corroborante di tutti i loro sforzi, di tutti i loro esaurimenti, di tutte le loro stanchezza:  il sogno e la preghiera”. Come mostrano la figura bibliche  eccezionali di Giuseppe il patriarca e di Giuseppe, sposo di Maria

Una relazionale  forza infinita, fatta emergere nella testimonianza di  Anna Frank e Etty Hillesum dentro le strette della storia, emergente nell’arte, è una possibilità da riscoprire per ogni persona. Fidandosi di questo contatto arriva la  possibilità di non subire le circostanze ma di scegliere il proprio. atteggiamento  Lo hanno sperimentato e  insegnato il coach Stephen Covey e il psicoterapeuta Vicktor Frankl: “Tra lo stimolo e  la risposta c’è la nostra possibilità di scelta”. Frankl  lo ha fatto nel lagerSempre, anche da subito. Se non possiamo scegliere l’azione possiamo scegliere o cercare di scegliere l’atteggiamento. E questo implica prima la fede in una relazione più forte, poi la lotta, interiore ed esteriore per lasciarsi sostenere da una relazione primaria e dargli priorità. Se si riesce a lottare per questo allora si comprendono anche queste parole di Anna Frank che non sono un mero volotaristico idelismo:

Come è meraviglioso che non vi sia nessun bisogno di aspettare un singolo attimo prima di iniziare a migliorare il mondo.

————————

 

Applicazioni: quando c’è una minaccia incombente o ci sente schiacciati 

Giorni: festa della donna, periodi di dramma, 27 gennaio memoria olocausto,

19 marzo (S.Giuseppe). Nell’angoscia possono aiutare anche questi post:

14 L’angoscia: affrontarla con il cuore giusto

stato del post: bozza