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Un augurio inclusivo rivisitato a Pasqua (2023-4)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Negato ogni sbocco il calore mutò il carbone in diamanti (Dag Hammarskjöld)

(aggiornamento del 4 aprile 2024)

 

Sommario: 1 Il problema  2 Approfondimenti antropologici  3 Il  senso di un augurio 4 un augurio inclusivo, nelle due forme.   

1 Il problema   L’augurio di ” Buona Pasqua” è spesso occasione di equivoci, alcuni lo ripetono automaticamente, altri, anche per questo, lo considerano irrilevante o irritante. Diventa l’occasione per riflettervi. Prima bisogna  riconoscere l’eventuale sostanza antropologica e culturale delle parole. Di fatto è spesso una vaga rassicurazione sulla vita post mortem che chi professa una fede religiosa   vorrebbe estendere ad altri, in altri casi è una  consuetudine spesso obbligata che corrisponde al cambio di stagione, in comune c’è l’invito a cogliere lo slancio della primavera che inizia il 31 marzo.

2 Approfondimenti antropologici: il significato al di là di ogni ideologia

Per conoscere un eventuale  significato  non possiamo limitarci a rottamare tutto come vorrebbe la vulgata della frase di Nietzsche” Dio è morto”. Molti dicono non è mai esistito e dimenticano la seconda parte della frase di Nietzsche: ” siamo noi che l’abbiamo ucciso”. Possiamo allora guardare alla antropologia sorta a fine negli anni Settanta in Francia, più in generale ai grandi,  giuristi e artisti,  del passato per avere almeno qualche apertura propositiva sulla memoria di questi giorni che consenta di ricomprendere l’eventuale senso e valore dello scambio di auguri

la Passione è rivelazione di una verità che non sempre  ci piace:

39. La rivelazione ed il sostegno alle vittime nascoste nella Passione (n.1):

l’Ultima Cena è anche dibattito magistralmente condotto:

http://www.agendagiusta.it/cenacolo-e-retorsio-argumenti/

è impossibile  poesia, quella che i commentatori d’arte o di religione normalmente non intercettano…

http://www.agendagiusta.it/contro-la-violenza-i-racconti-della-passione-nello-sguardo-impossibile-ritratto-da-leonardo-da-vinci/

Poi l’avvocato Francesco Carnelutti ha la sua ragionevole fede sul punto più alto della Pasqua, quello in cui alcuni credono quello che altri si limitano a sognare (cfr. Chesterton) con argomenti utilizzati anche dal filosofo  Leibnitz: l’immortalità dell’arte

http://www.agendagiusta.it/la-resurrezione-secondo-carnelutti-le-sue-prove-i-suoi-limiti/

L’avvocato e filosofo del diritto Giuseppe Capograssi ha una sua professione di fede con riferimenti letterari e filosofici imponenti

http://www.agendagiusta.it/credere-al-di-la-secondo-i-giuristi-del-novecento-giuseppe-capograssi-n-2/
Anche alcune presenze femminili sono indicative, al di là di un discorso di fede,  di quanto resta dopo che è passato tutto:

52 Nella società liquida il profumo sofferto dell’atto che resta

3 Il senso di un augurio:  si tratta di recuperare un augurio che spesso viene subìto o addirittura espulso perché si pensa sia un autoritario imporre idee confessionali e non anche possibile  atto di  cultura e antropologia in atto, tradizione vissuta e/o purtroppo anche tradita.   Non si riconosce quello che si promuove e diventa meccanicismo e talvolta ipocrisia, allora si capiscono certe reazioni. Ma se il  cristianesimo storico e  il paganesimo hanno fatto grossi errori  questo non vuol dire demonizzare le idee che li hanno sorretti  e ignorare le richieste di perdono che sono state anche avanzate.  Peraltro non bisogna confondere gli errori di comportamento  che sono propri di tutti gli esseri umani da alcuni valori e principi che caratterizzano la tradizione giudaico cristiana, la cultura classica e il diritto romano. Spesso questa cultura ed esperienza non appartiene agli uomini. Sono piuttosto gli uomini, nei loro momenti migliori ad appartenervi. 

D’altro lato i credenti di un tipo  spesso  danno per scontato  quello in cui credono  o non credono gli altri e pensano di sapere nei dettagli e implicazioni l’orizzonte in genere abbastanza confuso e in sviluppo  di entrambi

Sia coloro che si riconoscono nella religione cristiana o in altre religioni sia coloro che ne sono distanti possono riconoscere tratti comuni per augurare un  cambiamento propositivo e costruttivo. Quel che si scrive è  anche  una provocazione che può raffinare lo sviluppo sia da una parte che dall’altra:  riflettere sui propri errori  e chiedersi ancora cosa manca nella propria visione, senza demonizzare l’altro come ha fatto storicamente la folla nel corso di un certo Calvario: trasformare chi ha idee differenti nel perseguitato del proprio gruppo, come un capro espiatorio liberante…  Se ognuno può avere le sue idee sulla fede e sulla resurrezione difficilmente si può negare la verità che emerge antropologicamente, oggettivamente  dalla Scritture o da testi legislativi importanti, conseguenziali o primari che si considerino,  come la Costituzione. Sono l’uomo che vittima potenziale o reale può in qualche modo innalzarsi, si abbia o meno una visione confessionale.  La cosa strana nei racconti della Passione è che  la vittima dai 4 racconti evangelici   ha rovesciato il meccanismo di persecuzione, tortura e pena capitale trasformandolo in un luogo dove la vittima ha perdonato i suoi carnefici…

Poi se uno rifiuta queste ipotesi allargate   potrà considerare il suo rischio  di una visione unilaterale che non riconosce libertà di espressione, fraternità e dignità al prossimo che non la pensa come lui. Piuttosto è da valutare l’esigenza di unire nello spirito  le migliori intenzioni per cercare di resistere al tentativo di soffocamento di ogni  cultura e discussione nel buco nero del nichilismo. Lo hanno sottolineato ad esempio il giurista formatore Mauro Scardovelli e il comunicatore, poeta e filosofo Marco Guzzi. E ci sono varie convergenze che fanno sperare… come sottolinea sul tema del divino lo psicologo Jordan Peterson:

Si deve aggiungere, al di là di quanto sostiene Peterson, che la concezione di Dio proveniente dalla tradizione giudaico cristiana e quella più laica come vertice dei valori ha una sua rilevanza in quanto la prima ha un rapporto personale basato anche su particolari segni (sacramenti) e prevede che la vita  non si esaurisca nella dimensione immanente, peraltro  ben argomentata (da vari pensatori come Capograssi e Carnelutti) quindi anche con una responsabilità. Tuttavia poiché la comunicazione con Dio si basa comunque sulla relazioni con altri soggetti, messaggeri del divino (gli angeli della Tradizione), anche incarnati,  le differenze si riducono in quanto nella concezione laica si dà molta rilevanza alle relazioni umane e quindi spesso c’è un maggiore incontro con questi messaggeri incarnati, a tratti e momenti tra le persone. 

4 un augurio inclusivo.

Qui una possibile  versione dell’augurio nell’esplicazione con rinnovati riferimenti tradizionali e un allargamento tra parentesi :

“Negato ogni sbocco il calore mutò il carbone in diamanti”(Dag Hammarskjöld)

Buona Pasqua di rinnovamento

Confidiamo che i racconti delle Scritture (o i capisaldi della civiltà) che hanno animato con un  nuovo Spirito(lo spirito giusto),  la storia, l’arte  la civiltà e  anche le leggi (nelle loro parti migliori), il suo risorgere  possano sostenere e consolare, nella speranza dei testimoni, nel loro comportamento, nelle loro relazioni, anche momenti senza sbocco apparente, di  dolore e  desolazione. 

Possano essere come la pressione e il calore che guidati  trasformano  il carbone in  diamante. 

Poi come coesistono il carbone  e il diamante coesisteranno inevitabilmente la speranza e la disperazione, la fede e la paura, l’amore e l’odio. Ma come l’uomo può trasformare il carbone così anche lo Spirito del Padre (i principi, i valori, le idee)  che ha(hanno) squarciato  la  tenebra della morte (che hanno sviluppato l’umanità responsabilizzandola)  e ha dato forza nella vita ad ogni vocazione (mission) e pentecoste (ampia visione, anche dei propri errori)  possa creare, anche nell’accoglienza delle persone, nel perdono e  nella preghiera (nel pensiero e nella gratitudine: “denken ist danken”Heidegger),  la pressione giusta per una continuo sviluppo delle persone  e delle cose verso la città di Dio (nello sviluppo incessante che va “dalla bestia all’uomo”cfr H.Hess).  

Sotto la versione più laica:

“Negato ogni sbocco il calore mutò il carbone in diamanti”(Dag Hammarskjöld) 

Buon rinnovamento!

come la pressione e il calore guidati   trasformano  il carbone in  diamante…

confidiamo che i  i capisaldi della civiltà che hanno animato con lo spirito giusto i grandi cambiamenti nella storia, il suo risorgere davanti alla barbarie, con l’arte, con  la civiltà e  anche le leggi (nelle loro parti migliori),   possano ancora sostenere e consolare, nella speranza dei testimoni, nel loro comportamento, nelle loro relazioni, anche momenti senza sbocco apparente, di  dolore e  desolazione. 

Possano essere come la pressione e il calore che guidati  trasformano  il carbone in  diamante. 

Poi come coesistono il carbone  e il diamante coesisteranno inevitabilmente la speranza e la disperazione, il coraggio nella fede e la paura, l’amore e l’odio. Ma come l’uomo può trasformare il carbone così anche i migliori principi, i valori, le idee che hanno sviluppato l’umanità responsabilizzandola  e hanno  dato forza nella vita ad ogni mission e ampio  orizzonte, riflettendo anche sui   propri errori,  possano creare, anche nell’accoglienza delle persone, nel perdono, nel pensiero e nella gratitudine (“denken ist danken”Heidegger)  la pressione giusta per un continuo sviluppo delle persone  e delle cose nello sviluppo incessante che va  “dalla bestia all’uomo”(cfr H.Hess) .   .  

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Stato: nascente esplorativa  bozza inclusiva