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13 maggio 1917: l’apparizione mariana con gravi indizi successivi

Il giurista Carnelutti e Maria. Nella tempesta della storia le consacrazioni: gli affidamenti a Maria nel 1984,  nel 2022 e nel 2023.

 

Non abbiate timore! Non vi farò del male (parole ascoltate dai veggenti a Fatima)

 

(aggiornamento del  15 maggio 2023)

Il 13 maggio si ricorda  la prima apparizione di Maria a Fatima in Portogallo a 3 pastorelli avvenuta il 13 maggio 1917.  Si tratta di un’apparizione particolare in quanto avvalorata dall’avveramento successivo di certi eventi comunicati prima da Maria ai 3 veggenti. Si tratta di successivi storici segni ed eventi poi visibili non solo ai veggenti ma a tutti, alla storia:

1 Era stato previsto un segno visibile a tutti. E un sole insolitamente mobile segnò il cielo dell’ultima apparizione: il  13 ottobre del 1917. L’evento è stato  riportato anche dai giornali dell’epoca di stampo anticlericale, come quello sopra riportato, a cui hanno assistito migliaia di testimoni. A riguardo vi è un’intensa discussione scientifica.

2 Erano stati previsti sia la seconda guerra sia gli errori/orrori della Russia. Si verificò la cosiddetta espansione del nazionalsocialismo con la tragedia della dittatura sovietica. Paradossalmente era stata prevista anche la successiva conversione della Russia dopo la consacrazione. Quest’ultima fu effettuata nel 1984. Ma pochi ancora  avrebbero pensato al crollo del muro del 1989. In termini globali non si può parlare di conversione ma sicuramente, per la Russia, di una grande trasformazione, impensabile, c’è stata.

in questo senso si può ricordare la visita di Putin del 4 luglio 2019 che ha donato a  Papa Francesco una icona di Maria e l’ha prima  baciata. Si dirà che è stato meramente strumentale anche visti gli avvenimenti di marzo 2022 con l’invasione della Russia in Ucraina e suscita ora sdegno comprensibile davanti alle vittime innocenti provocate. Senza dubbio chi ha  espressamente  compiuto per primo un atto di guerra direttamente, come superpotenza e senza dar adeguata e preventiva visibilità all’imminente gesto di violenza(non ha sfruttato  con una adeguata comunicazione, con una dissuasione preventiva,  il metodo del “piano inclinato”),  non può invocare  tra le ragioni la violenza passata commessa dal paese invaso sulla popolazione russa o la guerra già esistente in alcune zone dell’Ucraina. 

Resta l’interrogativo  che se non vi fosse  questo legame nella storia tra il simbolo, una presenza trascendente che viene incontro all’uomo e anche alla Russia (anche dopo un atto tremendo, fonte di escalation incalcolabile)  la violenza potrebbe essere ancor di più irrimediabile. Comunque  a questo filo sottile, trascendente, a questa presenza mariana che sembra venirci misteriosamente incontro in occasione dei momenti più critici della storia, capace di diminuire la grandezza del potere, è legata la possibilità di evitare la guerra nucleare.  Per questo il 25 marzo del 2022 davanti al pericolo di una guerra immane Papa Francesco ha consacrato  il mondo ed in particolare  Russia e Ucraina al Cuore Immacolato di Maria. Secondo la riflessione dei teologi sembra un atto di riconoscimento di una filiazione  spirituale verso la Madre di Dio offerta come Madre da Cristo in Croce: “Ecco tua Madre”****. Provando ad adottare  per questi eventi così importanti categorie giuridiche che creano un certo ordine si potrebbe ipotizzare che sulla Croce Gesù ha proposto una nuova maternità a Maria e una nuova filiazione ad ogni uomo(” ecco tuo figlio”). Maria ha accettato in modo tacito ed espresso  il suo ruolo manifestandolo anche  con il susseguirsi di apparizioni nel corso dei secoli, anche a Fatima nel 1917. Poi con la consacrazione si realizza un’accettazione con l’esplicita volontà di riconoscere come Madre spirituale Maria ed un affidamento. Il rapporto si viene a configurare anche a livello statale come è successo da parte di Giovanni Paolo II nel 1984 e da Francesco nel 2022*****. E anche per chi non ha la fede cristiana può riconoscere in Maria la figura umana sempre in atto di chi accoglie il bene. Vale per tutti che la resistente accoglienza del bene è salvezza del male. Vale anche per il 13 maggio 2023 quando Papa Francesco incontrerà il leader dell’Ucraina per cercare di avviare una effettiva diplomazia di pace: https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2023-05/papa-udienza-presidente-ucraino-volodymir-zelensky-vaticano.html

3 A Fatima era stato previsto un segno luminoso prima del secondo conflitto. E in effetti si sono verificate due aurore boreali nel 1938 e  1939. Qui il link ad un sito che sarà anche di parte ma  presenta anomalie oggettive previste a Fatima che impressionarono  pure Hitler ed il suo architetto davanti al cielo notturno illuminato di rosso della Germania: https://www.uccronline.it/2012/04/16/fatima-il-grande-segno-nel-cielo-prima-della-guerra-fu-una-vera-profezia/

4 L’attentato al Papa del 13 maggio 1981 (13 maggio…) e la crisi della Chiesa (anche con la perdita del senso del sacroe dello spazio del sacro)  sembra siano stati previsti nel terzo segreto di Fatima

Si dirà che sono coincidenze, fatalità. Però sono una, due, tre, quattro e pure imprevedibili… sono qualche cosa di più di un indizio. Sono gravi, precise e concordanti e alle volte sembrano essersi affermate nonostante la superficiale resistenza della Chiesa ufficiale che ha atteso fino al  1984 per adempiere alla richiesta consacrazione della Russia.

https://www.youtube.com/watch?v=bgY1thq7BNU

Conferma nel 2023 alcune coincidenze l’articolo di Antonio Socci: https://www.antoniosocci.com/quelle-strane-coincidenze-che-portano-a-fatima/

Per ricordare questi eventi così drammatici, per allentare la tensione, lascio una  parola meno tesa su Maria, come una mano protesa,  a Francesco Carnelutti il grande processualista che tenne numerose conferenze negli anni Cinquanta per avvocati presso l’isola di San Giorgio a Venezia alla Fondazione Cini.

 

Qui ricordo un breve passo del suo libro più mariano, passo dedicato ad uno dei più celebri versetti dell’Ave Maria:

Dominus tecum 

“Il Signore con te”. Tale è l’effetto dell’amore di Dio, essere con lui. “Io sono la vite voi i tralci” ,”Tenetevi in me ed io in voi” ha detto Gesù nel discorso del commiato. Basta amare Dio* per averlo con se. Si può dare per  così piccolo merito un premio così grande?

Tale è la differenza tra l’amor di Dio l’amore delle creature; questo, non quello può rimanere inappagato.

Francesco Carnelutti Meditazione sull’Ave Maria p.21 Roma, Tumminelli, 1945

Nell’articolo Carnelutti dice basta amare Dio per averlo con sé. Chi è credente   forse adesso può sviluppare quanto scritto dal grande avvocato e pensatore. Come insegna uno dei più grandi comunicatori attuali amare Dio  significa anzitutto lasciarsi perdonare, con il cuore trafitto: https://www.youtube.com/watch?v=axL1uy7UrOk.  Antropologicamente significa vedere  le proprie vittime ma come insegnava Renè  Girard:  la Rivelazione è  perdono.

Poi può iniziare  un processo di conversione anche orizzontale per cui la  dinamica trinitaria, come ha magistralmente sottolineato Giuseppe Fornari, si innesta: qui verso la fine del brano:  http://www.agendagiusta.it/contro-la-paura-la-forza-di-una-grande-protagonista-della-storia-anche-secondo-capograssi/. Sono dinamiche in atto, alle volte anche senza la consapevolezza della loro origine.

Applicazioni: seguendo Carnelutti per chi è credente secondo le tradizioni religiose la comunione con Dio è sempre possibile, analoga comunione è possibile per chi crede a certi valori come quelli costituzionali** http://www.agendagiusta.it/la-crisi-e-il-suggerimento-divino-in-capograssi/ , peraltro spesso legati sia nella genesi che nella pratica a quelli della tradizione religiosa. Tenere questa comunione, questa fede che poi diventa fede nell’ordine**, nel diritto (Calamandrei) per quanto è possibile, è determinante per motivare e dare pienezza ai propri atti. Questa fede dà loro un senso, dalla parte delle vittime innocenti.

 

L’apertura e l’attenzione ai segni può essere illuminante, come accadde a Hitler davanti all‘imprevista aurora boreale nelle notte del 23 agosto 1939 appena dopo il patto von Ribbentrop-Molotov, con  la spartizione della Polonia e di altre zone di influenza tra Hitler e Stalin. La II guerra mondiale, insomma, nacque definitivamente con l’accordo tra nazisti tedeschi e comunisti russi, tra Hitler e Stalin.

Patto-Molotov-Ribbentrop

Nella foto il  patto firmato la sera del 23 agosto 1939 (Von Ribbentrop, da una parte, Stalin e Molotov, dall’altra, la notte dopo si presentò quell’aurora boreale anomala provata da Speer sotto).

Qui la memoria di Albert Speer, gerarca nazista e architetto personale di Hitler

 

Note al testo

 

*come si possa concretamente amare Dio, ricordando l’elasticità dello stesso concetto di Dio,  lo spiega Carnelutti in una delle ultime pagine del suo libro Il sole sorge al tramonto, grande riflessione sul tempo

 

** valori autorevoli ma spesso meno profondamente condivisi

*** consapevole che l’ordine più alto è quello che Pascal definisce l’ordine della carità, che implica la pazienza

**** 26 Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». 27 Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa (Gv. 18, 26-27)

***** Nella consacrazione del 25 marzo 2022 mi sembra che ci sia un atto di riflessivo assenso e di affidamento del papa come c’è stato per Maria al tempo dell’Annunciazione: il Papa ha affidato il mondo al cuore di Maria  come Maria si è affidata al cuore paterno di Dio: https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2022-03/papa-preghiera-integrale-atto-consacrazione-russia-ucraina-maria.html

A Vicenza in una celebrazione programmata per il 25 marzo  2022 prima che il Papa fissasse la consacrazione a Maria è stato letto l’atto di consacrazione a Maria dall’Unione dei giuristi cattolici italiani Sezione di Vicenza nella Chiesa di S. Stefano. Fatalità proprio in quella Chiesa,  incardinato nel dipinto più famoso, c’è un’illustrazione del cuore immacolato di Maria, trafitto da una spada.

Il 25 marzo 2022 è stato anche il giorno di memoria dell’Annunciazione, il primo atto di riflessivo assenso di Maria a Dio. Anche l’antropologo René Girard ha sottolineato il carattere non violento dell’Annunciazione, nel suo libro più famoso Delle cose nascoste dalla fondazione del mondo, sottolineando il contrappunto con la genesi violenta degli dei pagani. In altri libri Girard ribadirà che l’intervento di Dio è di una delicatezza estrema.

Approfondimenti: sulle strane aurore boreali: qui

sul rapporto tra Maria e il giuristi del Novecento: qui la prima parte

qui la seconda parte

qui il dipinto più significativo di Raffaello, qui il dipinto di Leonardo

Fenomeni simili: a Kibeho in Ruanda  prima di un genocidio , occasione di giustizia riparativa. 

Sulla rilevanza delle apparizioni per le questioni fondamentali di ogni vita: qui nel finale del post (link)

Stato del post: bozza da revisionare

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