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33 Da un anno all’altro: difficoltà e possibilità creative

secondo Giulia (e l’avv. Capograssi) e il regista Malick. 3 videoclip per ricaricarsi

(agg. 31 dicembre 2023)

tes

“Vivere bisogna, vivere è necessario, e vivere significa amare, e vivere significa lavorare, e vivere significa sperare… il buon anno succede al triste… agitato anno che rimarrà tra i più singolari della nostra vita… di dolori, di combattimenti, di prove, anno che ha provato le nostre anime… ma di cui tu hai già fatto l’elogio dicendo che (tu) sei uscita, dall’asprissima prova…,  migliore“.

La frase è stata rivolta dal giurista, avvocato e filosofo del diritto Giuseppe Capograssi, primo membro della Corte Costituzionale alla fidanzata Giulia Ravaglia  nel Capodanno del 1924.

La frase  rovescia il nostro modo abituale di pensare e ci fa capire che le difficoltà affrontate, anche se dure, ci possono rendere migliori. 

Se qualcuno fosse interessato ad approfondire il significato di questa frase può vedere il  film  del 2016, Knight of Cups del grande regista Terrence Malick. Basta anche il trailer… kn

In un mondo bello,  dorato e anche un po’ annoiato l’attore, il famoso Christian Bale, cerca la perla che dia un significato alla sua vita

il destino non sta nel campo che si possiede ma nella perla per cui si vende il campo
(C. Campo)

Qui il trailer:

C’è anche una bellissima fotografia, c’è uno stupore, c’è una ricerca del significato… c’è anche molto edonismo nella ricerca del protagonista e quindi in sintonia con la sensibilità contemporanea che usa quanto eredità del passato solo in modo ornamentale.
 
Ad un certo punto però la ricerca assume una profondità inattesa e converge  con l’insegnamento che Giulia Ravaglia ha dato a Capograssi:
 
Con i sottotitoli si può seguire, ecco tutto qui per comodità …

FATHER: It seems you’re alone.You’re not. Even now, he’s taking your hand and guiding you
by a way you cannot see.If you are unhappy, you shouldn’t take it as a mark of God’s disfavour.
Just the contrary. It might be the very sign he loves you.He shows his love not by helping you avoid suffering, by sending you suffering… …by keeping you there.
To suffer binds you to something higher than yourself, higher than your own will.
It takes you from the world to find what lies beyond it. We are not only to endure patiently the troubles he sends.
We are to regard them as gifts. As gifts more precious than the happiness we wish for ourselves.

ed ecco la traduzione…..

PADRE: Sembra che tu sia solo.Tu non lo  sei. Anche ora, ti prende per mano e ti guida
in un modo che non puoi vedere. Se sei infelice, non dovresti prenderlo
come segno del disonore di Dio. Al contrario. Potrebbe essere il segno che ti ama.
Mostra il suo amore non aiutandoti ad evitare la sofferenza, mandandoti a soffrire … tenendoti lì.
Per soffrire ti lega a qualcosa di più alto di te, più alto della tua volontà.
Ti prende dal mondo per trovare cosa c’è oltre.
Non dobbiamo solo sopportare pazientemente i problemi che manda.
Dobbiamo guardarli come doni. Come doni più preziosi della felicità che vorremmo per noi stessi
 
La grande comunicazione odierna di una certa Tradizione mostra l’insolita possibilità delle ferite: qui
Il primo dell’anno, nella Tradizione cristiana coincide con il ricordo della Madre di Dio, quella che accompagna il crocifisso sotto  la croce…Questa  presenza è riflessa nelle donne con più tenerezza che incontriamo. Si  ricorda, anche nella sua delicata visibilità,  il giorno prima, il 31 dicembre nella memoria di Caterine Labourè, la veggente della Medaglia  Miracolosa.
Quell’evento  consente ad ogni credente, volendo, di mettere al collo la relazione significativa con la Madre.
Anche per chi non crede in queste figure c’è comunque il richiamo agli ideali che hanno  operato e migliorato la storia, a partire dal centro di Parigi. Anche per questo la Madre si tramanda come Avvocata Nostra.

Capograssi nel 1921 trovava  esplicitamente, a partire dal disagio, una palestra di sviluppo per lui e la fidanzata:

“non mi dire che l’anno è cominciato male… dimmi invece che l’anno è cominciato con la buona fiducia nel Signore che darà la forza… sicuro è l’animo poiché sicuro e fedele è Dio… E questo lo diciamo insieme nell’Epifania del Signore…”(nel carteggio Pensieri a Giulia, 6 gennaio 1921)

Incontrare una fede convinta può illuminare, per adesione o contrappunto, il proprio credo, qualunque esso sia. Viste le lungaggini, il problemi sanitari, il mondo digitale che ci ha resi impazienti , credere nel diritto, da soli,  è sempre più difficile. Lo hanno cercato i giuristi come  Calamandrei e la loro eccezionalità (nell’elaborazione teorica e operativa) forse li ha aiutati a farlo. La fede confessionale di Capograssi, Carnelutti  e Malick aiuta il credente. Ma giustamente interpretata nei suoi valori conseguenti può aiutare anche  chi non lo è: la persona può identificare i propri valori, come accadde per i giuristi al tempo della Costituzione.  Di questi tempi difficili per tutti valgono  le parole di Heidegger: ”ormai solo un dio ci può salvare”, ma resta aperta la riflessione su cosa voglia dire la parola “dio”o Dio. Forse una nuova antropologia che riesca a leggere in profondità le dinamiche che muovono le persone, un’arte sempre gravida di significato,  uno sviluppo della filosofia, anche una filosofia  del diritto può aiutare a cercare una fecondità reciproca tra diverse confessioni e professioni e scoprire meglio in cosa crediamo veramente, fondamento di significato per le pratiche di ogni giorno.

Qui una spiegazione magistrale del film di Malick: con i sottotitoli che si possono impostare (e poi mettere la traduzione) si può meglio capire:
Il film è problematico, lento e rischia di essere  estetizzante… il comportamento del protagonista non è esemplare e probabilmente effettua scelte sbagliate anche facendo del male ad alcune  persone che ha incontrato… per vincere i deliri di onnipotenza è bene affiancare gli insegnamenti esemplari di Capograssi e di Dante Poi piuttosto che vedere tutto il film può bastare vedere quello che c’è qui sopra in YouTube con Like Stories of old
La vera perla che ognuno insegue è probabilmente insieme nella ricerca del vero oltre la superficie e nel discorso, nell’accompagnamento, in misteriosa controtendenza del sacerdote… Mi scriveva in questi giorni (dicembre 2023) un filosofo: “la verità diffonde se stessa con i suoi tempi e con i suoi mezzi. Noi dobbiamo solo avvicinarla nella misura del possibile” E se si riesce a farsi  trovare dal vero non può mancare la gratitudine che lo comunica, anche senza parole. Molti, anche alla fine della vita, hanno guardato al loro tempo migliore: quello speso verso il vero, il buono, il bello. E hanno precisato i caratteri di questi obiettivi:  il vero è ciò che mostra la falsificazione del resto, il buono è il trasmissibile, l’amore che si espande,  il bello è una attrazione che, anche nella lotta verso l’idolo, comunque tende ad integrarsi sostanzialmente con il vero, il buono e il vero, è “l’amore che penetra la terra”(Rupnik)
Poi l’amore non sembra sempre pienamente accessibile per qualche ostacolo, allora aiuta in questo senso la presenza dell’Infinito nel finito, cioè dell’arte secondo Cristina Campo, la fede nello Spirito di Dio ( per il giurista in ogni caso c’è lo Spirito delle leggi)  tra noi che sostiene… anche visitando la mostra di Vicenza in Basilica, con qualche suggerimento sulle opere:
 
Per i giuristi: non sappiamo mai se quello che ci è  più insopportabile ha una valenza trasformatrice, una possibilità di sviluppo, una dilatazione che porta ad una continua rinascita. Alcune figure bibliche riportano a riguardo una pienezza di significato (come la figura dell’ira dell’agnello)  Ma anche certe attese possono essere ben spese.
“Non si perde tempo a prepararsi” diceva Jean Guitton. E l’attesa non è solo piena di promesse e di pazienza ma di istanti in cui si può cogliere l’attimo, con la perla. Come mostra Jeff Goins con uno splendido video:
http://www.agendagiusta.it/ritrovare-qui-e-ora-il-tempo-dellattesa-con-lo-scrittore-jeff-goins-e-il-giurista-capograssi/
 
Periodo di tempo: passaggio dal vecchio al nuovo anno, momenti di lotta e di difficoltà
Per il particolare momento storico (2020-2023) può essere interessante anche vedere, senza pretendere di capire, il film Tenet. Molto complesso si può prima vedere e sentire, poi si può cercare di capire e ci possono essere varie chiavi di lettura: qui una direzione di significato che apre ma non chiude e aiuta a tenere una lucidità aperta all’incalcolabile Tenet.  Tra ricerca di verità e fiducia

 
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