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85. Lasciarsi attraversare dalla luce, la santità, anche per giuristi

…approfondire gli interessi che muovono gli uomini, per salvare gli uomini e la loro azione (G. Capograssi)

Sommario: dall’antropologia l’invito alla  santità, anche da santi del quotidiano. Anche per giuristi santi come Livatino o Tovini. Per una santità quotidiana o eccezionalmente  inconsapevole. Capograssi: con  amore tra gli  interessi umani.La dolcezza di Teresina.  La resistente presenza clandestina nel Batman di Nolan. Attraversare la notte.

(agg. 2 novembre 2023) Per fare oggi i giuristi in un mondo senza ordine dove vige la regola dello scaricabarile e dove la propaganda mostra modelli falsificati di comportamento possiamo cercare di  determinati e consapevoli del valore del  lavoro (forse in parte trasmissibile nella sua forza originale)  e del proprio limitato tempo, della  giustizia sempre da riscoprire. Per ritrovare un fondamento e orientamento ho scritto vari post: tra gli altri  qui, basta leggere l’abstract, e qui

Si appoggiano alla teoria dell’antropologo Renè Girard (poi entrato tra i classici del diritto).

Nel link qui è spiegato quando e come ha espresso la sua teoria ad un gruppo ristretto di studiosi con una sorprendente sottolineatura sul valore di certi testi emarginati dalla cultura dominante. Qui sotto ricordo invece quale sia stata la inattesa conseguenza che, per l’antropologo, poteva portare al comportamento umano:

  • un invito autorevole ad un atteggiamento nuovo ed antico, dal più autorevole antropologo del Novecento

Girard durante l’incontro con questi studiosi, dopo aver esposto la sua autorevole teoria sulla forza del potere rivelativo interno alle Scritture giudaiche cristiane (mostrare e difendere vittime nascoste)  capace di illuminare le relazioni umane, diede un’altra risposta gagliarda ad una domanda precisa. Riporto qui le parole di un testimone: “Come prevedibile, il panorama che Girard aveva illustrato ai presenti era sconvolgente e su questo sfondo la sua valutazione illuminante del frangente storico e culturale contemporaneo era di particolare interesse. Così qualcuno chiese a Girard: “Dato tutto quello che ha affermato, che cosa possiamo fare?”Nel rispondere, Renè fu gentile, paziente ed umile. La sua risposta fu qualcosa di simile: “E’ naturalmente un problema enorme e non si presta ad essere risolto facilmente. Ognuno di noi è chiamato a svolgere compiti differenti, quindi forse ciascuno dovrebbe iniziare a cercare prima di tutto la santità personale“. Non potevo credere alle mie orecchie. Studiosi biblici, la cui disciplina per secoli aveva dovuto guadagnarsi il favore del mondo accademico secolare rinunciando a priori a qualsiasi preconcetto religioso, stavano ricevendo ora raccomandazioni sul valore pratico della santità personale” (Gil Bailie intervista a Ignatius Insight)

La posizione di Girard è un invito all’anticonformismo ricercando l’essenziale, peraltro anche tradizionalmente trasmesso. Poi, in un dialogo privato, Girard mi ha espresso l’atteggiamento da assumere: average christian, il cristiano medio. Sembra contraddire l’ideale indicato ma lo immerge dentro le situazioni ordinarie, con la possibilità di viverle, dentro le relazioni, gli ostacoli e le peripezie in cui ognuno è costretto, animati interiormente dalla sorgente e in tensione creativa verso fini più alti.

Approfondimenti Su cosa sia la santità si veda:
santità https://www.monasterodibose.it/preghiera/518-italiano/preghiera/lessico-spirituale/1592-santita-e-bellezza?start=1. Possiamo paragonarla, laicamente,  ad una  forza costruttiva, di verità, amore e bellezza che ci viene a cercare e quando  esce da noi  è disponibile sempre a ritornare *. Non elimina il buio ma lo attraversa (qui al minuto 10 e 40 della grande comunicazione https://www.youtube.com/watch?v=gbCEST-6lXE&t=1215s Lo spirito giusto di fare le cose fa la differenza In questa dinamica possiamo tendere,  responsabilmente e amorevolmente, anche senza una fede confessionale, dentro le nostre azioni, verso la santità. Gli esperti di formazione personale sottolineano l’importanza della consapevolezza con il legame al proprio senso della vita che viene ribadito e ne parlano in termini di mission. Anche questo  converge o addirittura coincide  con quanto autorevolmente viene indicato in campo religioso come santità: appartenenza al Dio vivente (J. Ratzinger Gesù di Nazaret 3o volume p.114).
 
La gagliardia, lo scatto generoso dei santi si nota in uno schizzo preparatorio del Giudizio Universale di Tintoretto
 
 
 Come si è illustrato nell’agenda che avevo preparato per il 2017  sono persone innervate dal loro desiderio di luce, mosse da quanto le anima
 
 
 
 
 
  • Sulla possibilità di vivere concretamente  la santità dentro il lavoro si legga questa citazione che mostra la ricompensa anche durante il lavoro : “c’è un qualcosa di santo, di divino, nascosto nelle situazioni più comuni, qualcosa che tocca a ognuno di voi scoprire” E si veda il  video illuminante di S. Josèmaria Escrivà De Balaguer, sotto:
 
  • Per i giuristi: Per realizzare la santità dentro l’esperienza giuridica si veda, all’estremo, l’esempio eroico di un martire della Giustizia, il Giudice Rosario Livatino che è come avesse dettato, dal Cielo, uno dei migliori discorsi di Papa Francesco.

Rosario Livatino il 9 maggio 2021 è stato dichiarato beato nella Chiesa Cattolica (memoria il 29 ottobre). Nel primo minuto di questo filmato si trova la santità vissuta dal giurista e magistrato Livatino:

https://www.tv2000.it/ufficiostampa/2021/05/06/livatino-csm-presentazione/

Anche i giuristi hanno un santo patrono: S. Ivo di Bretagna, ma anche S.Rita ha un suo ruolo. Ci sono anche giuristi banchieri come l’avv. Antonio Tovini, fondatore del Banco Ambrosiano. Qui in dettaglio la sua vicenda. Per rispecchiare i suoi principi di ineccepibile moralità sostenuti da una grande fede decise di inserire nello Statuto della Banca San Paolo di Brescia che gli Amministratori dovevano compiere il proprio lavoro a titolo gratuito e che per questa attività sarebbe stata rilasciata una cambiale da riscuotere nell’altra vita. Si dirà che sono cose di altri tempi ma in ogni caso ogni persona ha un ideale per il quale è disposta a sacrificarsi, determinante è che l’ideale si innesti nel progetto di un bene comune, per questa vita o l’altra. 

  • Per realizzare una santità quotidiana ognuno conosce i comportamenti di alcuni colleghi che realizzano momenti di Grazia (o pienezza qualora si escluda una terminologia sacra) nelle loro zone di competenza e specialità. Quando restano in  contatto con la ratio dell’esperienza giuridica, cioè, sviluppando la teoria di Girard, la difesa di alcuni profili (aspetti) di vittima innocente che si trovano nell’assistito. Ascoltando una voce che cerca aiuto possono ascoltare e vedere se si può dare una risposta, con amore e quindi attenzione.  E riescono ad essere se non effettivi almeno affettivi (secondo l’idea del cardinale Coccopalmerio).

Un esempio importante di  costruttivo atteggiamento, un tratto di santità inconsapevole l’ho trovata in Gianluca Vialli, il famoso calciatore, celebre anche per il suo tempo libero molto “libero”da calciatore, quando è stato attaccato dal tumore al pancreas. Nel periodo di più forte della malattia ha fatto pubblicare  un libro pieno di storie che fanno pensare ai valori più importanti della vita. E la sua resistenza ha così avuto un ruolo determinante e si colloca tra i segreti della vittoria agli europei della nazionale italiana

 Qui un invito alla santità dal filosofo del diritto  Capograssi, tratto dal suo carteggio con la fidanzata:

"... tutti i santi, Giulia mia, hanno per centro della loro vita, e per luce della loro visione della vita, l'amore. L'amore fa il santo: con l'amore si distacca dalle vicende esteriori... ne è totalmente libero... sente terribilmente tutte le tristezze e qualche passione (altrimenti la santità non sarebbe lotta, come è...)"

Nei Pensieri a Giulia si riporta anche la sua esperienza affettuosa e dolorosa nel farsi prossimo alla madre malata (ad esempio il 26 giugno 1922).
Capograssi nei suoi saggi precisa come come questo deve avvenire:

“Nella sua azione più empirica, nell’interesse più immediato c’è la vita…il soggetto in questo campo degli interessi rimane. Cerca di rintracciare la verità che è in questi interessi… indagare, cogliere, far sorgere una vita che possa superare quell’insieme di insidie che quegli interessi contengono. In questo vivere nel campo del concreto, quasi si direbbe empirico, in questo approfondire gli interessi che muovono gli uomini, per salvare gli uomini e la loro azione, è la storia”(Giuseppe Capograssi in Analisi dell’esperienza comune in La vita etica Milano 2008 Bompiani p. 351) la storia migliore, una storia di redenzione… Qui contro ogni manicheismo e distinzione tra momenti cristiani e lavorativi c’è un tunnel chiamato interesse che unisce l’esperienza professionale e l’esperienza del Vangelo. Dall’interno si trova il tunnel che passa dall’interesse dell’assistito che è anche verità e vita. Quindi se l’assistito si porta nello spirito giusto, se si è “in due o più persone” ci può essere presenza di Gesù. Egli infatti è anche vita, verità che salva. Basta trovare e guidare l’interesse giusto, meritevole di tutela ex art.1322 c.c. Questo implica fatica ma anche, spesso, appena dopo,   gioia 

 
Sottolinea l’aspetto ribelle, anticonformista del santo questo piccolo libro edito ad Arzignano(VI): Santi ribelli (contiene un mio contributo sul patriarca Giuseppe e di altri appassionati, tra cui uno su S. Josèmaria Escrivà De Balaguer)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
*Anche sopportando dolcemente le proprie imperfezioni“(S.Teresina, così capace di riconoscere la propria sorgente) da un lato e dall’altro” vincendo se stessi”(l’agere contra di S. Ignazio). Agisce  una forza che non è propria, ma deriva dal sentirsi come un figlio in presenza di un Padre che lo ama (o di una serie di valori in cui si identifica per chi non ha una fede precisa, peraltro Calamandrei  sottolineava che il giurista  ha  una forma di fede, fede nel diritto, a riguardo Carnelutti alla fine della sua vita manifestava le sue perplessità sul diritto e confidava dell’amore).

Giorni: 1 di novembre, 26 giugno in ricordo di S. Josèmaria Escrivà De Balaguer, 1 ottobre (S. Teresa del bambino Gesù), 29 ottobre in ricordo del beato Rosario Livatino

Video1 : la santità nel lavoro

 

Video 2: la santità eroica, nonostante l’ingratitudine

Una forma di santità inattesa, eroica si trova nel terzo film di Batman: l’invito a lottare contro il male nell’ultimo film della trilogia di Nolan, anche a favore di persone che umanamente non lo meritano

Stato del post: bozza da sviluppare e probabilmente da duplicare

“il santo è colui che vede l’alba nella notte della vita terrena. La speranza è la speranza dell’alba”(Giuseppe Capograssi, uno dei primi membri della Corte costituzionale, nella lettera alla sua fidanzata Giulia del 3 febbraio 1921) Sottolinea questa capacità di attraversare la notte anche il grande comunicatore Don Luigi Epicoco : “Gesù dice che il punto di partenza della nostra gioia, della nostra beatitudine è il nostro pianto…il trampolino di lancio che è la realtà nuda e cruda che stiamo vivendo adesso…  non come qualcosa che ci condanna e basta, ma come qualcosa da cui partire. La santità non è non avere pianto. La santità è avere una direzione dentro il pianto. E’ comprendere che non bisogna negare il dolore o la sofferenza, e nemmeno scenderci a patti, ma “accettare” per “attraversare”. I santi accettano la loro vita perché la vogliono attraversare” (1 novembre 2023).

E così, nella notte, sono quelli che lasciano passare la luce. Come evidenzia Caravaggio nell’ultima sua opera: il martirio di S.Orsola

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
La conversione è cosa di un istante. La santificazione è lavoro di tutta la vita (Josemaría Escrivá de Balaguer, in  Cammino n. 285)
 
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